La modernizzazione dei processi di gestione dei flussi gate, avviata da TCR con l’adozione nel 2016 dei portali OCR, che permettono la lettura con telecamera del numero del container, prosegue con la dematerializzazione dei documenti doganali.
I documenti, fino a ieri, venivano mostrati fisicamente dagli autisti ai militari della GdF presenti all’interno di locali posti nel gate di ingresso/uscita del terminal.
Grazie alla collaborazione ed al coordinamento tra TCR e Guardia di Finanza, sono state recentemente apportate delle significative migliorie nei processi grazie alle quali i militari possono ora svolgere le loro funzioni in uffici dotati di postazioni che permettono il controllo a distanza, attraverso l’utilizzo di soluzioni tecnico/telematiche appositamente approntate, quali:
- telecamere installate in punti strategici dell’area gate;
- monitor dedicato con indicazione della merce prevista uscire, con relativi estremi della autorizzazione doganale;
- sbarre di controllo lungo le corsie di uscita azionabili a distanza;
- totem dotato di telecamera interna e di video citofono posizionato lungo le corsie gate.
Le soluzioni sopra descritte garantiscono un controllo puntuale da parte dei militari GdF, che hanno così la possibilità di verificare in anticipo il container che deve uscire, grazie alla possibilità di visualizzazione in tempo reale delle operazioni di consegna merce effettuate dal Terminal; questo si traduce in velocizzazione dei tempi di uscita dei camion, mentre il finanziere mantiene sempre la facoltà di verificare la merce anche fisicamente, semplicemente non azionando la sbarra di uscita.
Se per il traffico container la soluzione basata sulla presenza di un dialogo tra i software telematici dell’Agenzia delle Dogane e quelli del Terminal, ha richiesto un lavoro di estrazione ed elaborazione dei dati in modo che fossero fruibili in una visualizzazione armonizzata a terminale, la stessa procedura non è al momento ancora adottabile per il processo che regola l’uscita della merce varia (ricordiamo che all’interno delle aree di TCR è presente un magazzino di riempimento e svuotamento che lavora oltre 12.000 partite di merce anno) che al momento non viaggia in modalità telematica, per questo il documento cartaceo rimane l’unico elemento di verifica.
In collaborazione con la Guardia di Finanza, anche per questo traffico è stata comunque individuata una procedura che, con l’utilizzo di una telecamera posta all’interno del totem, permette di effettuare la verifica documentale da remoto.
La conseguente autorizzazione all’uscita della merce avviene poi, come per il traffico container, attraverso l’apertura della sbarra che controlla la corsia di scorrimento.
Per il prossimo futuro, TCR continuerà sicuramente ad investire in questo ambito: il prossimo step pianificato ha l’obiettivo di giungere, per il flusso container, all’apertura delle sbarre d’uscita attraverso il controllo diretto del software di gestione che, verificata la correttezza dei dati e delle relative autorizzazioni doganali, provvederà a dare il via libera. Sarà comunque sempre disponibile per la guardia di Finanza la possibilità di bloccare l’uscita per effettuare gli eventuali controlli diretti alla merce.
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