Giovedì 21 e Venerdì 22 Novembre il Gruppo Contship ha riunito colleghi e partner coinvolti nel progetto Porto Lab, insieme ad ospiti di eccezione, per la Porto Lab Academy 2019.
La due giorni è ormai diventata un appuntamento fisso, parte integrante del progetto. La formula unisce una giornata di laboratorio didattico a un momento di confronto in aula, dedicato alla condivisione di progetti e di idee legati a Porto lab e all’impegno delle aziende partner sul tema della Corporate Social Responsibility.
Il workshop di quest’anno è stato organizzato nel laboratorio di Roby & Manu (Emanuele Breveglieri e Roberta Barzaghi), animatori scientifici e collaboratori di lunga data del team, che hanno aperto le porte della loro officina per una sessione di “Smonting”.
Lo smonting, o smontaggio didattico, è un’esperienza altamente formativa, che prevede il disassemblaggio di apparechiature meccaniche ed elettroniche in disuso e il riciclo differenziato delle loro componenti. Un po’ hacking, un po’ gioco, un po’ pratica zen, lo smonting permette di esplorare, capire e apprezzare gli oggetti che ci circondano, la tecnologia con la quale sono stati costruiti e il valore che si nasconde in quella che può essere definita una “miniera urbana”, dalla quale si può estrarre plastica, ferro, alluminio, oro e molto altro.
Lo smonting proposto da Roby & Manu è un’attività da fare insieme, che richiede calma e attenzione, forza e delicatezza. Lo smonting è stimolante e istruttivo, ma soprattutto... divertente! Per alcune ore, i tutor e gli organizzatori del progetto Porto Lab hanno messo da parte cellulari e computer, hanno indossato guanti e impugnato cacciaviti, pinze e martelli e si sono dedicati a fare letteralmente a pezzi vecchi telefoni, VHS, computer ed elettrodomestici. Il risultato del lavoro è stata una mezza dozzina di grandi contenitori, ciascuno pieno di plastica, ferro, alluminio, rame, viti e circuiti integrati, ma soprattutto la gioia di tutti gli “smonters”, soddisfatti ed entusiasti di questa esperienza, esempio concreto di economia circolare.
La seconda giornata dell’Academy ha visto allargarsi il gruppo di lavoro, con il coinvolgimento di molti partner del progetto: Kuenz (con Gianni Dubini), SKF (Silvio Gallione e Sergio Tàrtara), Gruppo Grendi (Costanza Musso), INAIL (Silvia Zanchetta e Fabio Pietrobono), e l’AdSP del Mar Ligure Orientale (Emanuele Rubino).
I partner ospiti hanno raccolto l’invito a presentare i progetti delle loro aziende, legati ai temi della Corporate Social Responsibility e, in particolare, alla sostenibilità. La sessione è stata introdotta dagli interessanti interventi del Prof. Luca Vecchio (Università Bicocca) che ha presentato una ricerca sulla percezione della sostenibilità da parte dei consumatori, e di Alessandro Botti (Ambiente Mare Italia) che ha raccontato l’impegno di AMI per la difesa dell’ambiente marino e per un utilizzo più responsabile e consapevole della plastica (http://www.liberamidallaplastica.it).
Per i partner Grendi, SKF e Kuenz, sono intervenuti:
Costanza Musso - Rimozione della plastica monouso e risultati raggiunti nell’abbattimento dei consumi legati alle operazioni logistiche del core business del Gruppo Grendi.
Silvio Gallione e Sergio Tàrtara – Progetti di ottimizzazione per una logistica sostenibile e impegno nelle attività di Corporate Social Responsibility del Gruppo SKF.
Gianni Dubini – Impegno di Kuenz per lo sviluppo di gru e processi di carico sempre più efficienti ed eco-sostenibili.
In chiusura, l’intervento di Alfredo Scalisi, General Manager di La Spezia Container Terminal, che ha sottolineato il valore delle proposte e delle riflessioni condivise, per una realtà come LSCT, che opera con passione e impegno alla ricerca di un equilibrio tra sinergie e contrasti, difendendo il ruolo fondamentale del porto nell’economia spezzina, pur cercando di mitigare costantemente l’impatto delle operazioni terminalistiche sul territorio e sulla città.
La Porto Lab Academy 2019 è terminata con dibattito di partner e tutor sul futuro del progetto, tra il desiderio di mantenere vivi i valori che da 13 anni animano l’inziativa e la necessità di fare i conti con l’evoluzione del linguaggio e il cambiamento delle aspettative e dei desideri del pubblico al quale Porto Lab si rivolge, da sempre: i bambini, i giovani di oggi, le donne e gli uomini di domani.
Per scoprire di più sul progetto Porto Lab, potete visitare il sito internet del progetto: