Il settore logistico, oltre ad essere è una “spia” dell’andamento economico, influenza direttamente le opportunità di crescita. La supply chain può essere una fonte strategica di valore per le aziende e per i loro clienti, ma spesso questi stessi aspetti strategici vengono sottovalutati.
È tempo di cambiare punto di vista sulla logistica, per poter apprezzare il valore che essa è in grado di generare, sia a livello macroeconomico che a livello microeconomico. Come discusso da Pinar Hayaloglu nello studio “Gli Impatti Dello Sviluppo Del Sistema Logistico Sulla Crescita Economica: Il Caso Dei Paesi OCSE” (disponibile qui), il sistema logistico gioca un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo economico di ciascun Paese.
Lo studio sottolinea come, per far fronte alla crescita dei volumi di scambio derivanti dalla globalizzazione, i Paesi debbano migliorare ed ampliare le proprie capacità logistiche, investendo in impianti di produzione, infrastrutture e marketing, per sostenere la crescita della domanda in modo competitivo. Lo studio sottolinea l’importanza strategica del settore e trasforma la logistica in un fattore fondamentale per la crescita e lo sviluppo nazionale. Hayaloglu, nella relazione, ha analizzato gli effetti degli sviluppi dei sistemi logistici integrati osservando dati di 32 paesi dell’OCSE1, esclusi Cile e Israele, dal 1995 al 2011, e misurandone gli impatti sul sistema economico.
Il quadro mostra una chiara correlazione tra lo sviluppo del sistema logistico e la crescita economica, anche se talvolta la significatività dipende dalle rispettive variabili. L’efficienza ed il costo dei servizi di trasporto sono elementi critici per la maggior parte dei Paesi, mentre lo sviluppo e l’investimento in infrastrutture hanno aperto, nel corso degli anni, le porte al commercio globale. Essendo il trasporto la colonna portante per qualsiasi attività logistica, investimenti nel settore dei trasporti e lo sviluppo delle reti di telecomunicazione hanno contribuito profondamente allo sviluppo economico di molti paesi dell’OCSE. Gli investimenti in infrastrutture hanno ridotto i costi, aumentando l’efficienza e l’efficacia delle attività di scambio, dando la possibilità ai paesi di accedere facilmente alle informazioni e ai mercati, generando così importanti vantaggi competitivi.
Questo risultato illustra come lo sviluppo del settore logistico sia uno dei fattori più importanti per la crescita economica nei diversi Paesi. È quindi indispensabile che i governi degli stati membri promuovano politiche che favoriscano gli investimenti negli ambiti della logistica, al fine di supportare e catalizzare la crescita economica.
Lo stesso principio vale sul piano microeconomico. Lo studio triennale (disponibile qui) elaborato da Supply Chain Satellite, uno strumento digitale per l’analisi strategica, ha rilevato che i professionisti della logistica, nonostante apprezzino l’importanza del valore aggiunto della catena di fornitura, ne sottostimano ancora gli aspetti strategici. Lo studio è stato effettuato con la collaborazione della Nyenrode Business Universiteit, di Districon e di DSV, sulla base di input forniti da più di 450 professionisti del settore logistico.
Secondo lo studio, circa il 60% dei soggetti considerano il settore logistico dei loro paesi alla pari di altri settori, come quello finanziario o commerciale. Solamente il 12% sostiene che la supply chain svolga un ruolo fondamentale nello sviluppo del business e che vada quindi vista come una fonte di profitto.
Quando si tratta di outsourcing logistico, nella maggior parte dei settori è il costo a guidare le scelte, quando in realtà le scelte organizzative dovrebbero essere trainate dalle dinamiche di mercato e le caratteristiche del prodotto. In altre parole, la catena di fornitura può essere un elemento strategico che forgia valore per aziende e per i consumatori in egual misura.
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Lo studio dimostra che il settore della vendita al dettaglio si muove in modo diverso dagli altri settori - è infatti visibile un trend che mostra la tendenza dei settori retail a gestire internamente i processi logistici. Le aziende, dopo una fase iniziale di outsourcing logistico, hanno optato per una gestione interna della catena di fornitura per far fronte ai volumi crescenti e alla stabilizzazione delle operazioni. Molti player nel settore del commercio al dettaglio si sono resi conto che una supply chain efficiente è la fonte di diversi vantaggi concorrenziali - lo dimostrano giganti come Amazon, Zalando e Bol.com, che gesticono internamente tutta la catena di fornitura.
Tuttavia, il mondo sta cambiando rapidamente. La globalizzazione ha introdotto nuovi flussi fisici e di comunicazione, ma la rivoluzione digitale ha creato un terzo flusso – quello finanziario. La conseguenza è che il mondo della logistica si sposta da un modello di competizione tra aziende ad un modello di competizione tra supply-chain, ed proprio la logistica che deve guidare i nuovi paradigmi.
Controllare la supply chain e gestirla a livello strategico – piuttosto che a livello puramente operativo – può permettere ai caricatori di sfruttare tutti i benefici che la logistica offre. Se le aziende si concentrano su una gestione efficace ed efficiente delle catene di fornitura, possono trarre vantaggio dalle collaborazioni con operatori logistici integrati come il Gruppo Contship. Avvalersi di servizi logistici di terza parti può in effetti portare diversi vantaggi – ma diminuisce la scelta e riduce le possibilità di controllare i costi.
Gli operatori logistici integrati hanno la possibilità di creare i servizi logistici necessari, e di gestirne anche le infrastrutture annesse. Questo significa che non hanno solo una conoscenza a trecentosessanta gradi dei prodotti – significa che sono pienamente specializzati nelle tipologie di servizio che vanno ad offrire. Il doppio vantaggio permette quindi agli operatori di offrire le soluzioni migliori, aprendo un ventaglio di opportunità per i propri clienti. Ad esempio, controllare la supply chain può portare a riduzioni di costi, dal momento in cui i trasportatori possono scegliere le migliori opzioni di trasporto a seconda della singola merce. Inoltre, il controllo dei canali di trasporto permette di sfruttare catene di fornitura resilienti che contribuiscono ad una miglior gestione del rischio – i caricatori ad esempio possono scegliere di usare corridoi di trasporto alternativi piuttosto che attenersi ad uno solo.
Un altro fattore importante è quello che riguarda l’ambiente. Un operatore logistico integrato come Contship usa diverse metodologie di trasporto. L’utilizzo delle alternative intermodali e la riduzione del trasporto su gomma, diminuisce notevolmente le emissioni nocive, ed una crescente quota di paesi, oggi, sta virando verso le soluzioni meno inquinanti offerte dall’intermodalità, nell’ottica di rendere la sostenibilità una parte integrante delle iniziative strategiche.
La logistica crea valore. Controllare la supply chain aiuta a risparmiare tempo e denaro, e assicura ai caricatori la possibilità di trarre beneficio, senza delegare la gestione di questa funzione critica a soggetti terzi.
1 I 32 Paesi OECD sono: Australia, Austria, Belgo, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zealanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria
Questo articolo fa parte di CS WINdow, la newsletter del Gruppo Contship Italia, che offre analisi ed approfondimenti sul mondo della supply chain, con un focus sulla logistica intermodale europea: