Le connessioni “JIT” stanno diventando sempre più importanti nell’ambito delle operazioni di phase in/phase out, dal momento che le attività a bordo di due o più navi devono essere completate entro un tempo prestabilito, per evitare ritardi a catena.
Oltre ad effettuare regolarmente operazioni legate al servizio di transhipment, CICT - Cagliari International Container Terminal è spesso chiamato a fornire il proprio supporto per operazioni di phase in/phase out, che prevedono il trasferimento diretto dei container da una nave e ad un altra, senza stoccare i contenitori in piazzale.
“Queste sono quelle che noi chiamiamo connessioni Just in Time (JIT)” – spiega Andrea Cervia (Direttore delle Operazioni CICT) – “Scaricare e caricare due navi simultaneamente in banchina richiede una pianificazione e una esecuzione ben sincronizzate, per garantire operazioni di transhipment sicure ed affidabili, che rendano possibile un ottimizzazione del tempo passato in porto, per entrambe le navi coinvolte.”
Le connessioni “JIT” stanno diventando sempre più importanti nell’ambito delle operazioni di phase in/phase out, dal momento che le attività a bordo di due o più navi devono essere completate entro un tempo prestabilito, per evitare ritardi a catena.
Durante l’ultima operazione di phase in/phase out, la nave Dusseldorf Express, operata dal vettore tedesco Hapag Lloyd (lunghezza totale 294 metri, capacità nominale 4.612 TEU) è passata dal servizio Med Gulf Express (MGX) al servizio Med Pacific (MPS) mentre la nave Santa Roberta (240 metri di lunghezza, per una capacità nominale di 4.112 TEU) è uscita dal servizio MPS. Le squadre CICT hanno effettuato 3.352 manovre in meno di 24 ore di cui 1.000 in modalità Just in Time (corrispondenti al 30% del carico).
“Entrambe le navi sono state lavorate dal nostro team secondo la tabella di marcia concordata” – ha commentato Andrea – “Le navi sono ripartite da Cagliari in perfetto orario, ormai una consuetudine per i clienti del CICT.”