Firma storica quella che oggi è stata apposta da Thomas Eckelmann, Presidente di LSCT e Mario Sommariva, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sull’accordo sostitutivo tra La Spezia Container Terminal S.p.A. (“LSCT”) e AdSP.
L’evento, suggellato anche dalla presenza di Cecilia Eckelmann Battistello, Presidente di BROSTRÖM Tankers AB, è di fatto una revisione del precedente accordo siglato nel 2016. Una revisione non sostanziale, tesa ad aggiornarne i contenuti, e già preceduta da un accordo procedimentale del luglio 2021, resasi necessaria in considerazione delle esigenze di entrambi i firmatari, dovute alla mutazione dello scenario globale verificatosi nel corso di questi ultimi anni.
Con il nuovo accordo è stato condiviso un aggiornamento del Piano di Impresa da parte di LSCT e del relativo cronoprogramma dei lavori, mantenendo invariati sia gli obiettivi di traffico (fino a 2 milioni di TEU), sia la percentuale di utilizzo della ferrovia (fino al 50%), nonché il piano occupazionale. Rimodulata la sequenza temporale degli investimenti, anticipando l’intervento di ampliamento del terminal Ravano rispetto all’ampliamento del molo Garibaldi est. L’atto firmato include un nuovo Piano Economico Finanziario (PEF), correlato alla nuova modulazione degli investimenti.
L’investimento principale riguarda l’ampliamento del Ravano per un importo pari a c.a. 220 milioni di euro (110 per opere civili e 110 per l’equipment). Considerando altri nuovi investimenti da realizzare e quelli già realizzati dal 2012, gli investimenti complessivi previsti del piano di impresa sono pari a 277 milioni di euro.
Positivo il Piano Occupazionale che è già partito nel 2022, dalle 595 unità impegnate nel 2021, e che prevede un aumento dei dipendenti diretti che passeranno a circa 694 al completamento delle opere, a partire dal 2026, mentre il complesso dei dipendenti indiretti e indotti passerà dalle 2256 unità attuali sino a circa 2900 unità al regime dell’incremento dei volumi di traffico, a partire dal 2033. Il Piano Occupazionale tiene conto di un nuovo modello di organizzazione del lavoro che prevede, nelle aree di nuova realizzazione, la “semi-automazione” delle attività di movimentazione, richiedendo l’occupazione di personale operativo e manutentivo maggiormente specializzato nell’area meccatronica.
Per quanto riguarda i traffici, si prevede di incrementarli progressivamente fino ad un volume di traffico annuale a regime pari a c.a. 1.900.000 TEUs con una capacità di banchina pari a c.a. 2.000.000 di TEUs.
Gli investimenti infrastrutturali riguardano l’ampliamento del Terminal Ravano, che include l’area della Marina del Canaletto; la razionalizzazione interna del Terminal LSCT, con la realizzazione della nuova cabina elettrica del Molo Fornelli, le facilities per l’ampliamento delle attività sul molo Ravano e la realizzazione del nuovo “Gate” di accesso al Terminal; l’automazione del Terminal LSCT, con la realizzazione dell’automazione del varco di accesso al Terminal e l’aggiornamento del Sistema Operativo del Terminal (TOS).
Il nuovo piano di impresa di LSCT prevede anche la realizzazione di eventuali altre opere di razionalizzazione ed ampliamento infrastrutturale, in particolare la realizzazione del nuovo polo ferroviario sul molo Garibaldi; la razionalizzazione delle aree del Terminal Fornelli; l’ampliamento del molo Garibaldi lato est. Sono tutti, questi ultimi, investimenti la cui consistenza potrà variare in base all’evoluzione del mercato. Inoltre, gli stessi, potranno essere ridefiniti temporalmente e dimensionalmente entro il 31 dicembre 2032.
LSCT potrà quindi presentare un’istanza di variazione in estensione del proprio titolo concessorio, volta a chiedere all’ADSP di recepire il relativo aggiornamento del Piano d’impresa e valutarne l’eventuale impatto sulla durata della concessione.
“Oggi sigliamo il futuro del porto di La Spezia con un piano di impresa dotato di programmi certi e con i relativi investimenti. Per LSCT quest’oggi significa partire con un progetto complesso di interventi che ridisegneranno il nostro Terminal e rafforzeranno lo scalo spezzino in ambito nazionale e internazionale – commenta il Presidente di LSCT, Thomas Eckelmann – Un traguardo che significherà un rilancio sostanziale delle attività operative del Terminal che vedranno una forte spinta all’automatizzazione ed alla digitalizzazione dei processi, una significativa riqualificazione delle infrastrutture e dell’equipment ma anche un massiccio intervento sulle risorse umane. Il progetto prevede infatti un notevole incremento dei livelli occupazionali esistenti e piani di formazione e iniziative per accrescere la specializzazione e la professionalità dei lavoratori. È un accordo che testimonia coesione, collaborazione tra pubblico e privato – continua Eckelmann - capacità e caparbietà di Enti e Impresa su obiettivi comuni, in nome di un rilancio del porto spezzino e di un futuro che guarda anche alla comunità: la restituzione della Calata Paita alla città è infatti una azione che mira ad una più massiccia integrazione porto/città attraverso la realizzazione del progetto del nuovo waterfront.”
“Il nuovo accordo sostitutivo pone le basi per la costruzione di una prospettiva futura per il porto della Spezia, basato su un forte impegno di investimento da parte del concessionario ed un analogo impegno da parte pubblica relativo ai dragaggi, alle infrastrutture ferroviarie ed alle aree retroportuali. Fondamentali sono gli impegni sul fronte occupazionale che garantiscono sia i lavoratori diretti che quelli indiretti. La firma sblocca definitivamente tutte le opere previste dal Piano Regolatore Portuale a partire dal riuso urbano della Calata Paita ed il nuovo molo crocieristico. Possiamo dire di avere scritto, insieme a LSCT, una nuova pagina della storia di questo porto e di questo territorio”, ha detto Mario Sommariva, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.