Il Progetto Porto Lab, che mostra il mondo dei terminal container e della logistica ai giovanissimi, è stato presentato oggi nel corso dell’evento annuale di formazione “Orienta Menti” che si svolge al Porto Antico di Genova
Il del Salone della Formazione, dell’Orientamento e del Lavoro, oggi alla sua 23esima edizione, è un evento rivolto non solo agli studenti, ma anche alle famiglie, ai docenti e ai professionisti della formazione e dell’istruzione, e ha come obiettivo quello di presentare l’offerta formativa Genovese, Ligure e Nazionale.
Numerosi workshop e presentazioni animeranno per tre giorni, dal 13 al 15 novembre, diverse aree del Porto Antico di Genova. Daniele Testi, Direttore Marketing del Gruppo Contship Italia, ha portato la testimonianza di Porto Lab, il progetto che da 13 anni trasforma i porti e gli hub logistici del Gruppo in laboratori e luoghi di apprendimento per i più piccoli. L’iniziativa ha già coinvolto più di 22.000 bambini di oltre 1000 classi, e fa parte di questo progetto anche il diario di Contship, ad oggi distribuito in più di 130.000 copie a diverse scuole primarie italiane (sfoglia l’ultima versione qui).
“Siamo grati ad INAIL per l’invito a presentare questo progetto in una occasione importante come questa di Genova” spiega Daniele Testi “La nostra è una collaborazione di lunga data, in particolar modo a La Spezia e Ravenna. Il tema della sicurezza e della formazione occupa una parte rilevante del programma che offriamo alle scuole che partecipano a Porto Lab. Lo dimostrano le decine di migliaia di caschetti antinfortunistica e gilet ad alta visibilità che abbiamo consegnato ai bambini in questi 13 anni di attività. I tutor Porto Lab ed i colleghi QSA sono infatti impegnati in prima persona a spiegare le regole di accesso alle aree operative. Quest’anno, inoltre, con la nuova edizione del Diario di Contship abbiamo voluto mettere al centro del piano didattico la sostenibilità, sapendo che le nuove generazioni dovranno giocare un ruolo fondamentale per modificare alcuni modelli di sviluppo che rischiano di compromettere la qualità dell’ambiente e della vita. Lo abbiamo scritto anche nella nostra ultima campagna pubblicitaria del progetto. Un futuro più sostenibile non si eredita: si costruisce.”
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