Firmato l’accordo: al via i lavori della nuova banchina del molo Ravano
È stato firmato il 14 dicembre dal presidente ADSP, Mario Sommariva, e dall’Amministratore Delegato del Gruppo Contship Italia, Matthieu Gasselin, l’atto di sottomissione che consentirà di bandire la gara per effettuare i lavori di ampliamento del terminal Ravano.
Tale investimento entrerà nella sua fase di realizzazione nel 2024 e si completerà nel 2026. Alla fine dei lavori LSCT avrà una nuova banchina di 525 metri, attrezzata con 5 Ship-to-shore di ultima generazione, un piazzale gestito con mezzi semi automatici elettrici e nuove aree a disposizione per lo stoccaggio dei traffici futuri che potranno incrementare fino a 2 milioni di TEUs.
“L’accordo che sottoscriviamo oggi – ha dichiarato Matthieu Gasselin - è un passo fondamentale nel plasmare il futuro del Porto della Spezia. Oggi, ci troviamo qui per compiere un passo cruciale verso la creazione di un terminal sempre più interconnesso, integrato ed efficiente. L'investimento significativo del nostro Gruppo avrà inoltre un impatto considerevole sulle prospettive di sviluppo del porto, con benefici economici e sociali che si estenderanno alla città e all'intero territorio”.
Il Presidente Mario Sommariva, nell’esprimere piena soddisfazione per la sottoscrizione dell’atto ha dichiarato: “Si tratta di un altro passaggio essenziale nel percorso di realizzazione delle opere previste dal Piano Regolatore Portuale che, attraverso una mole consistente di investimenti pubblici e privati, che sfiora i 700 milioni di euro, consentirà di ridisegnare lo sviluppo produttivo, urbanistico e turistico della città di Spezia. L’investimento di LSCT sul nuovo terminal Ravano, non solo è un impegno previsto dalla concessione demaniale, ma rappresenta una straordinaria innovazione nel patrimonio infrastrutturale al servizio dell’economia del Paese. Grazie a questo investimento consolidiamo il futuro del porto della Spezia, fra i principali porti del versante ligure –tirrenico per il traffico container, leader per l’intermodalità ferroviaria e dei processi di digitalizzazione dei flussi delle merci. Possiamo davvero dire che il futuro è adesso”.